(Fonte foto: LegaB)
A seguito dell’articolo del nostro David Belli in merito ai fatti relativi agli incidenti causati dai tifosi dell’Eintracht di Francoforte a Napoli (clicca qui per leggere l’articolo), riceviamo e pubblichiamo il comunicato emesso dalla redazione di Tuttostpauli.com
“I fatti successi a Napoli alcuni giorni fa mettono a nudo i tanti errori commessi dalle istituzioni italiane, siano essi imputabili a dimenticanze o cattive conoscenze. Prendiamo ad esempio l’irriso “nonno del Francoforte” che ha cercato compostamente, senza timori, di entrare in curva A del Napoli con la sua bella sciarpa bianconera dicendo di essere stato in tutta Europa con il Francoforte e voleva quindi vedere anche lo stadio partenopeo. Egli è l’impersonificazione della distanza delle istituzioni italiane dalle realtà sportive europee. Mentre la Germania, a partire dagli anni 80 ha attuato politiche sociali di apertura e confronto con le tifoserie, il resto d’Europa – Italia compresa – ha spinto su politiche repressive (Thatcher docet). L’inasprimento dello scontro, specialmente in Italia, non ha risolto nulla, svuotando invece gli stadi, le casse dei club e quelle dello Stato. In Germania il dialogo ed il confronto con i propri tifosi è divenuto un fatto normale, le associazioni dei tifosi sono presenti nelle varie strutture organizzative sportive e politiche, dai club stessi fino alla DFB. Le associazioni sportive sono la base dello sviluppo culturale sportivo. Lo erano anche in Italia, ma furono distrutte con le leggi per la professionalizzazione degli anni 70/80. La UEFA e la Comunità Europea ben definiscono il ruolo primario della comunicazione tra la base associativa – che manca in Italia – con i coordinamenti dei tifosi – che pure manca in Italia – ed i club stessi che desiderano parlare con i propri “clienti “. In Italia gli SLO, ovvero “supporters liaison office” dovrebbero gestire i contatti con i supporters ovvero i tifosi, ma l’unico contatto con i propri tifosi è la vendita del biglietto, spesso online, quindi senza avere alcun dialogo con la propria tifoseria, né conoscerla. Il modello tedesco, Europeo, UEFA invece prevede una conoscenza della propria tifoseria, per lo sviluppo di progetti e partecipazioni dal basso. In Germania lo sport è di tutti e si comprende come il vecchietto del Francoforte possa essere andato tranquillamente a Napoli. La direttiva Europea ed anche della UEFA non viene recepita dalle nostre istituzioni, quindi noi siamo i responsabili dei fatti di Napoli. La stessa direttiva europea richiede che i vari coordinamenti dei tifosi, insieme alle rispettive polizie e club, si incontrino per coordinare gli eventi sportivi. Dunque con il divieto di vendita dei biglietti ai tifosi del Francoforte, si è escluso a priori l’incontro e quindi lo scambio d’informazioni con la polizia tedesca che conosce a fondo la tifoseria del Francoforte. Così facendo, si è bloccato il coordinamento che avrebbe accompagnato la stessa tifoseria del Francoforte, come ci ha spiegato bene il responsabile del coordinamento del Friburgo. Il Sindaco di Napoli, Manfredi, ha concluso la conferenza stampa dopo gli eventi, dicendo che se ci fosse un progetto per riformare lo sport ed il calcio lo accetterebbe immediatamente. Caro sindaco, sia la UE che la UEFA hanno presentato dei progetti da ormai almeno una decina di anni, attuiamoli … noi ci siamo.”
Amburgo, 25.03.2022
Redazione tuttostpauli.com