(La bellissima coreografia dei tifosi del Milan. Fonte foto: pagina facebook Mondo ultrà https://www.facebook.com/photo?fbid=612064854298726&set=pcb.612064910965387)
Il primo atto dei quarti di finale di Champions League se lo aggiudica il Milan grazie alla rete di Bennacer giunta a corollario di una bella azione iniziata da uno spunto di Diaz nel primo tempo. Il Napoli dal canto suo deve recriminare per le occasioni buttate al vento soprattutto ad inizio partita. L’assenza di Viktor Osimhen è quanto di più grave potesse capitare in questo momento cruciale della stagione a Luciano Spalletti, con l’aggiunta della malasorte che si è accanita anche contro Raspadori, oggi non al meglio, e Simeone. Gli azzurri sono dunque giunti a San Siro letteralmente spuntati e con un Kvaratskhelia spesso raddoppiato e senza un punto di riferimento lì davanti cui appoggiarsi. Da rivedere l’arbitraggio del signor Istvan Kovacs che ha distribuito in maniera alquanto non uniforme i cartellini. Giallo a Kim per una protesta su un fallo non commesso mentre Leao spacca volontariamente la bandierina di calcio d’angolo e viene graziato. Il giallo del sudcoreano sarà pesante perché salterà il ritorno assieme ad Anguissa, quest’ultimo espulso per doppia ammonizione con un secondo giallo decisamente severo (il camerunense tocca prima il pallone). Tonali invece stende da dietro in tackle Kvaratskhelia prendendo palla e corpo e quello poteva essere pesante per il Milan poiché l’ex bresciano era diffidato. Insomma una direzione di gara a mio modo di vedere iniqua.
Discutibile anche la telecronaca su Prime Video di Sandro Piccinini coadiuvato dal commento tecnico di Massimo Ambrosini, ex bandiera del Milan. A mio modo di vedere non è normale far commentare la gara ad una bandiera storica di una delle due contendenti (italiane) in campo.
Tornando al match, al Milan di Pioli resta la soddisfazione e la convinzione di essersi ritrovati dopo l’oblio post mondiale in cui era precipitato. Agli azzurri invece resta da leccarsi le ferite, ritrovare lucidità, sperare nel tifo pro Napoli e non contro De Laurentis da parte del pubblico napoletano e soprattutto recuperare Osimhen. È ancora tutto in ballo e tra una settimana sarà un’altra bella battaglia!