Roma femminile Campione d’Italia

(Foto: La Roma femminile festeggia il suo primo scudetto. Fonte: Pagina Facebook AS Roma)

La Roma femminile vince il suo primo scudetto. Le ragazze allenate da mister Alessandro Spugna guadagnano un titolo ormai aritmetico con qualche giornata di anticipo, staccando di 14 punti la Juventus che si arrende dopo 5 titoli consecutivi.

Risultato storico, frutto di una programmazione che parte dal settore giovanile. La Roma dopo una Coppa Italia vinta nella stagione 2020/2021 e una Supercoppa italiana vinta a novembre 2022 proprio contro la Juventus, festeggia il primo storico tricolore.

Giornata di festa allo Stadio Tre Fontane, di fronte a 2.767 spettatori, con risultato finale di 2-1 contro la Fiorentina allenata da Patrizia Panico, gol di Giada Greggi (cresciuta nelle giovanili del club) e del capitano Elisa Bartoli, romana e romanista. 

In questa stagione la Roma aveva anche debuttato in Champions League, unica italiana a passare la fase a gironi. In occasione dei quarti di finale contro il Barcellona aveva disputato la sua prima partita allo Stadio Olimpico, stabilendo il nuovo record di spettatori (39.454) per il calcio femminile in Italia.

Presenza costante dei tifosi grazie anche alla politica messa in campo dalla società, che consente agli abbonati Serie A di richiedere un biglietto gratuito per assistere alle partite e agli altri tifosi di acquistare un biglietto ad un costo decisamente accessibile.

La Roma vince lo scudetto nella prima stagione che segna il passaggio del calcio femminile al professionismo, una svolta epocale che si è concretizzata dal 1° luglio 2022. Un passo decisivo nel proiettare il sistema in una dimensione più equa, con la definizione di un accordo collettivo – che avrà durata triennale – che consente il via libera al documento che disciplina il rapporto di lavoro dal punto di vista economico e normativo tra società e tesserate. Un passaggio formale che, a poco più di due anni dall’avvio dell’iter, spiana la strada al cambio di status delle calciatrici del massimo campionato femminile, che possono così contare su uno stipendio minimo garantito e su tutele riconosciute, come l’assicurazione, la maternità e la pensione. Ricordiamo infatti che se dal 1° luglio 2022 per la prima categoria il calcio è un mestiere, fino allo scorso anno era solo uno sport da praticare al di fuori dell’orario di lavoro, con enormi sacrifici, come ancora avviene per la seconda categoria. 

Per la Serie A non è stato l’unico cambiamento, ricordiamo infatti che nella stagione 2022/2023 è stato dato il via al nuovo format del campionato in cui le 10 squadre partecipanti alla massima serie hanno disputato una prima fase della stagione, al termine della quale sono stati formati due gruppi, una poule scudetto per le prime 5 squadre della graduatoria e una poule salvezza per le altre 5 squadre. I due gruppi si giocheranno, rispettivamente, lo scudetto (già vinto dalla Roma alla quart’ultima giornata di campionato) e l’accesso alla Women’s Uefa Champions League da un lato e la permanenza nella categoria nell’altro.

In attesa della fine del campionato, il prossimo obiettivo per la squadra capitolina è la finale di Coppa Italia che si disputerà a Salerno il 4 giugno, di nuovo contro la Juventus, detentrice del record nazionale di campionati femminili vinti consecutivamente.

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