Il nuotatore bhutanese Sangay Tenzin, 20 anni, è al suo secondo appuntamento olimpico, dopo Tokyo 2020. Non verrà ricordato negli annali delle Olimpiadi per una prestazione da record, vista l’eliminazione nella batteria dei 100 metri stile libero col tempo altissimo di 56″08, a ben 9 secondi dal miglior crono, ma per la nazione di provenienza.
Il Bhutan, un regno buddista sull’Himalaya orientale con meno di 800.000 abitanti, non è certo famoso per il mare o per le piscine olimpioniche, bensì per i suoi monasteri, le fortezze, gli spettacolari panorami.
Sangay Tenzin ha nuotato in primis nei fiumi e nei torrenti impetuosi che sfociano poi nelle valli e solo successivamente grazie al programma di borse di studio della World Aquatics ha iniziato ad allenarsi a Phuket, in Thailandia, a 5 metri sul livello del mare.
La realizzazione di una piscina “corta” di 25 metri a Thimphu, capitale del Bhutan, rientra nel programma Pools for All di FINA, lanciato nel 2019, pensato per garantire che tutte le Federazioni Nazionali abbiano accesso a strutture all’avanguardia e per rendere gli sport acquatici sicuri e più accessibili per le persone di tutto il mondo. Si tratta di una piscina a 2.400 metri sul livello del mare, la più alta del mondo e la prima nel paese, inaugurata a maggio scorso e costruita da Myrtha Pool, una delle eccellenze imprenditoriali mantovane e lombarde, l’azienda di Castiglione delle Stiviere specializzata in impianti acquatici cheha assunto un ruolo leader a livello internazionale nel settore.
In qualità di Official Supporter dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, l’azienda italiana ha provveduto ad installare le piscine alla Paris La Défense Arena per le prove di nuoto e le fasi finali di pallanuoto.
“Una piccola increspatura può creare una grande onda”, ha detto Sangay dopo l’esperienza alle Olimpiadi di Parigi. Con la speranza che il nuoto possa diventare uno sport diffuso in una nazione che vede il calcio monopolizzare l’attenzione.
